sabato 4 maggio 2024

Declinare il senso del lavoro

Da poco è trascorso il primo maggio, la festa del lavoro che si può declinare in tanti modi, anche come lavoro su se stessi, per migliorarsi, sempre.


Lavorare su stessi

Sto smussando 

piano piano

i miei angoli acuti

o meglio ottusi:

voglio dire quegli angoli

che restano scogli non attraversati.

Forse è il mio egoismo uno di questi angoli,

quello spazio appuntito.

Tutti abbiamo un io che reclama:

forse è 

il nostro io bambino

che è stato maltrattato 

e che non ha potuto dire.

Ora è lì 

ancora,

un angolo appuntito nel cuore

e vuole attenzioni

reclama giustizia

si intromette tra me e l 'altro,

mi sovrasta.

Ho capito 

che va ascoltato,

ma non sempre assecondato: 

deve morire per tornare un io altruista

che ingloba me e l'altro. 

È difficile non viziare quel bambino 

riconoscerlo ma non obbedirgli.

È uno strappo.

Soltanto così 

però

troverò pace

diventando più buona e più attenta.

Non mi giustifico

ma spiego a volte 

perché sembro egoista...

Ma spesso

ho afflati di bontà eccessivi, di morbosità 

e voglio impormi

non so dosare il poco e il troppo, 

entrambi vizi 

rispetto al giusto bene.

Voglio ammorbidirmi

ma ho paura 

e mi sento in colpa 

per il passato.




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