Ecco la mia recensione per Oubliette Magazine del libri Juve Napoli, Romanzo popolare, di Vincenzo Imperatore e Darwin Pastorin:
http://oubliettemagazine.com/2018/11/28/juve-napoli-romanzo-popolare-di-darwin-pastorin-e-vincenzo-imperatore-due-amici-con-fedi-calcistiche-diverse/
giovedì 29 novembre 2018
giovedì 22 novembre 2018
Una mia nuova poesia
Sentirsi
Sentirsi
vicini
ovunque
sentire
lontani
la stessa cosa
guardare
a distanza
la stessa direzione
riconoscersi
nelle imperfezioini
ricordare
cose remote
precedenti
lontane
in apparenza
Sentirsi
vicini
ovunque
sentire
lontani
la stessa cosa
guardare
a distanza
la stessa direzione
riconoscersi
nelle imperfezioini
ricordare
cose remote
precedenti
lontane
in apparenza
mercoledì 14 novembre 2018
Una mia nuova poesia sul mare, la libertà e il loro sapore
Già il sentore del mare
Assaporo la libertà
camminando per la città.
Respiro già
sulla pelle
il sentore del mare
indosso
ali di vento
scarpe leggere
per correre
approdare
uscire da me stessa.
Giungendo
alle tue onde
cangianti
mutevoli
increspate
troverò
la bianca spuma
della vita
il candore della luce
il profondo del mio cuore
rubino
voiolace
sanguinante
vivo
tenace.
Mi distenderò
umile
guardando il cielo
sperando nelle stelle
nell'attesa di un sorriso.
lunedì 12 novembre 2018
Una mia nuova poesia sulla carta in cui si scrive
La carta (la saga continua...)
È ancora sostanza
È ancora paziente
perla tra le mani
mentre scricchiola
e sa
di antico
parla di me
di te
di noi.
Contiene:
frivolezze
profondità
piaceri
È testimone
del nostro scambio
della condivisione
di ciò
che le mani toccano
accarezzano
sfogliano
di ciò
che gli occhi leggono.
La carta:
il materiale perenne
dove è scritta
la Storia umana
ogni Storia
la più silente
segreta
comunicabile.
È ancora sostanza
È ancora paziente
perla tra le mani
mentre scricchiola
e sa
di antico
parla di me
di te
di noi.
Contiene:
frivolezze
profondità
piaceri
È testimone
del nostro scambio
della condivisione
di ciò
che le mani toccano
accarezzano
sfogliano
di ciò
che gli occhi leggono.
La carta:
il materiale perenne
dove è scritta
la Storia umana
ogni Storia
la più silente
segreta
comunicabile.
venerdì 9 novembre 2018
Una mia nuova poesia di domande
Domanda aperta
Scivolo
nella pioggia
Cammino
tra gli alberi
Intesso
insieme parole
Bevo un calice
e intanto
....
la malinconia
la nostalgia
entrano in circolo
fanno il loro corso
Una sola domanda
però
mi pervade
non mi lascia
mi possiede...
Impossibile dirla
bello pensarla
emozionante
se tu
la indovinassi!
giovedì 8 novembre 2018
Una mia nuova poesia sulle parole, sulla scrittura, sui rapporti umani
Le parole
Non si spiega...
come potrei?
Non si dice
non sarebbe lecito
per me....
Non posso...
una mare infinito
di
non posso
non voglio
non devo.
Solo la scrittura
lega
fonda
crea.
Scriviamo
e nascondiamo
amiamo
viviamo
talora odiamo.
Quando
per caso
troverai
un giorno
le mie parole
ti prego
leggile
amale
baciale
ma non deriderle
non deridermi
non sprezzarle
non sprezzarmi
in un bar affollato
tra amici
caffè
bicchieri vuoti.
Quando il Tempo
ci renderà
estranei
assenti
indifferenti
resteranno
LORO
tènere e potenti tessitrici
a tenerci legati
in qualche modo
a distanza
a tenere in vita
ciò che non è stato
il Nulla,
il Limbo infernale
che ci circonda
ci condanna
ci assolve.
Ma loro
le parole
amano
sono innocenti
non hanno colpa
loro
povere testimoni
di un Amore impossibile
ma Bellissimo
se solo possibile
lo so...
lo sai.
Cancelliamo le parole
azzeriamo tutto
e Niente resterà
per il Niente
che Niente merita...
Resterà
il Vuoto
uno spazio infinito
da ri-scrivere tutto
in un altro mondo
in un'altra vita
in un altro TUTTO.
Il tutto
siamo Noi
infiniti
divini
stupendi
per sempre
oltre le parole
oltre il Vuoto
il Tutto
il Nulla.
Non si spiega...
come potrei?
Non si dice
non sarebbe lecito
per me....
Non posso...
una mare infinito
di
non posso
non voglio
non devo.
Solo la scrittura
lega
fonda
crea.
Scriviamo
e nascondiamo
amiamo
viviamo
talora odiamo.
Quando
per caso
troverai
un giorno
le mie parole
ti prego
leggile
amale
baciale
ma non deriderle
non deridermi
non sprezzarle
non sprezzarmi
in un bar affollato
tra amici
caffè
bicchieri vuoti.
Quando il Tempo
ci renderà
estranei
assenti
indifferenti
resteranno
LORO
tènere e potenti tessitrici
a tenerci legati
in qualche modo
a distanza
a tenere in vita
ciò che non è stato
il Nulla,
il Limbo infernale
che ci circonda
ci condanna
ci assolve.
Ma loro
le parole
amano
sono innocenti
non hanno colpa
loro
povere testimoni
di un Amore impossibile
ma Bellissimo
se solo possibile
lo so...
lo sai.
Cancelliamo le parole
azzeriamo tutto
e Niente resterà
per il Niente
che Niente merita...
Resterà
il Vuoto
uno spazio infinito
da ri-scrivere tutto
in un altro mondo
in un'altra vita
in un altro TUTTO.
Il tutto
siamo Noi
infiniti
divini
stupendi
per sempre
oltre le parole
oltre il Vuoto
il Tutto
il Nulla.
Un mia nuova poesia sulla notte
Cammino nella notte
Cammino nella notte
e tutto si illumina.
Il senso delle tue parole
l'ambiguità dei messaggi .
Attraverso tutte le strade
le solitarie strade
dove imparo
ogni giorno
a respirare
a prendermi pause
a trovare
una speranza
un perché.
Mi illumino
allora
nel buio
divento
trasparenza
acqua marina
faro.
Di notte
camminando
trovo la Verità.
Vinco la rabbia
distruggo il dolore
anniento le fragilità.
Cammino nella notte
e tutto si illumina.
Il senso delle tue parole
l'ambiguità dei messaggi .
Attraverso tutte le strade
le solitarie strade
dove imparo
ogni giorno
a respirare
a prendermi pause
a trovare
una speranza
un perché.
Mi illumino
allora
nel buio
divento
trasparenza
acqua marina
faro.
Di notte
camminando
trovo la Verità.
Vinco la rabbia
distruggo il dolore
anniento le fragilità.
Una mia nuova poesia sulla carta
Carta (ter)
Ecco di nuovo
il profumo.
Mi rapisce
mi inonda
mi pervade.
Quando
sulla strada affollata
sulle panchine chiuse
appare la solitudine
della carta.
Quando
nel pomeriggio assonnato
nelle luci di un bar
incontri
la dolcezza di un caffè
sfogliando
quelle stesse pagine.
Quando
camminando
sei padrona della strada
rimossi gli ostacoli
i dolci affetti
i continui tormenti
della carta.
Quando a sera
diventi
unica viandante
nella strada notturna
mentre i negozi chiudono
e le luci si accendono
e la carta tace.
Allora
in questi momenti
diventi tutto,
ti confondi
ti perdi
e la notte
la strada
il faro
il molo
l'onda del mare
ti cullano
ti addormentano
ti amano
come nessun umano
mai ti amò
ti ama
ti amerà.
La carta allora
è solo Memoria
Assenza
Non-essere
Parole scritte
per confondere
uccidere
dirti bugie.
Ecco di nuovo
il profumo.
Mi rapisce
mi inonda
mi pervade.
Quando
sulla strada affollata
sulle panchine chiuse
appare la solitudine
della carta.
Quando
nel pomeriggio assonnato
nelle luci di un bar
incontri
la dolcezza di un caffè
sfogliando
quelle stesse pagine.
Quando
camminando
sei padrona della strada
rimossi gli ostacoli
i dolci affetti
i continui tormenti
della carta.
Quando a sera
diventi
unica viandante
nella strada notturna
mentre i negozi chiudono
e le luci si accendono
e la carta tace.
Allora
in questi momenti
diventi tutto,
ti confondi
ti perdi
e la notte
la strada
il faro
il molo
l'onda del mare
ti cullano
ti addormentano
ti amano
come nessun umano
mai ti amò
ti ama
ti amerà.
La carta allora
è solo Memoria
Assenza
Non-essere
Parole scritte
per confondere
uccidere
dirti bugie.
lunedì 5 novembre 2018
Una mia nuova poesia sul tempo
Quotidiano e futuro
Respiro
nel tempo
una storia
una trama
una traccia.
Ascolto
nell'incanto
una speranza
un richiamo
una voce.
Ogni giorno
posso vivere
negare
rimanere.
Ogni notte
contemplo il silenzio
il bagliore profondo
infinito
del Tempo.
Respiro
l'ansia
e l'affanno
la vita e il sogno.
e intanto navigo
nel ricettacolo del Tutto
del Nulla
e di ciò che è Mescolanza.
Nel cuore
vivono
le mie mille contraddizioni
nel mio cuore
depositerò
un ricordo
un nome
un auspicio.
Per sempre.
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