giovedì 8 novembre 2018

Una mia nuova poesia sulla carta

Carta (ter)

Ecco di nuovo
il profumo.

Mi rapisce
mi inonda
mi pervade.

Quando
sulla strada affollata
sulle panchine chiuse
appare la solitudine 
della carta.

Quando
nel pomeriggio assonnato
nelle luci di un bar
incontri
la dolcezza di un caffè 
sfogliando 
quelle stesse pagine.
  
Quando
camminando
sei padrona della strada
rimossi gli ostacoli
i dolci affetti
i continui tormenti
della carta. 

Quando a sera
diventi
unica viandante
nella strada notturna
mentre i negozi chiudono
e le luci si accendono
e la carta tace.

Allora
in questi momenti
diventi tutto,
ti confondi
ti perdi 
e la notte
la strada
il  faro
il molo
l'onda del mare
ti cullano 
ti addormentano
ti amano
come nessun umano
mai ti amò
ti ama
ti amerà. 

La carta allora
 è solo Memoria
Assenza
Non-essere

Parole scritte
per confondere
uccidere
dirti bugie.







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