mercoledì 18 febbraio 2015

Tre anni senza Whitney

Riporto in questo spazio il mio contributo dal titolo  Miseria e Nobiltà apparso su Il liofante, periodico della Pro Loco di Colli del Tronto, nel febbraio 2012 in occasione della morte di Whitney Houston (avvenuta in data11.02. 2012)
 


Miseria e Nobiltà

Era una delle mie cantati preferite…di quelle che scandiscono i tempi dei nostri Amori, delle nostre lacrime, confidenze e desideri intimi.

Aveva una voce che poteva assumere le tonalità e i timbri più vari, ora strong, ora soft…tanto straordinaria è la potenza divina del canto.

Era anche una bella donna.

Aveva tutto: esattamente come l’eroina da lei interpretata, molto autobiografica, in “Bodyguard”.

Tanto da suscitare invidie e vendette perfino da parte di sua sorella che nel film scrive proprio “I have nothing” per firmare i suoi messaggi minatori contro di lei…non ha la sua bellezza, non la sua voce, non è desiderata come lei dalla guardia del corpo (Kevin Costner) di cui si sono entrambe innamorate.

Eppure come la Rachel, Whitney non aveva nulla: e per questo, vittima delle sue debolezze,  è morta così, lei che neanche con la musica ha potuto vincere questo mondo.

E il mondo, si sa, non ti regala niente: oggi ti esalta, domani ti condanna alla damnatio memoriae.

Io continuerò ad ascoltare le tue canzoni, Whitney, ad identificarmi nelle tue parole d’Amore, a sognare con la tua musica un mondo d’Amore, a provare la catarsi ogni volta che la tua ugola, seppur solo riprodotta, imiterà qualcosa che sarà balsamo per me...One moment in time (un momento nel tempo) sarà ogni passo “camminato” ascoltandoti, con il desiderio, condiviso con tante donne che, anche per me, prima o poi, ci possa essere qualcuno cui dire: “If you say my eyes are beautiful, it’s because they are looking at you” (= Se tu dici che i miei occhi sono meravigliosi, è perché essi stanno guardando te)

Come te, continuerò a sentirmi, grande nelle mie piccolezze, perché, parafrasando Pascal, il sublime può nascondersi anche in quella canna spezzata dal vento che è l’uomo.…

Goodbye, usignolo meraviglioso.
Lascio una mia poesia sull’Oblio, a testimonianza degli orrori che esso può provocare in persone fragili e dannate come Whitney… ma esso riguarda tutti noi

Oblio

Non resta Niente

Spesso

Tra le briciole

del Tempo



Spesso

Non basta

una Musica

a sciogliere

l’Indifferenza



L’Oblio

Ricopre

i corpi

e vela

le lacrime



Niente

Permane

allora

a salvarmi…

da Te.

 











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