domenica 15 febbraio 2015

Le case che lasciamo


Spesso le case che abitiamo lasciano dentro di noi ricordi, profumi, sensazioni, sapori.
Spesso i luoghi che visitiamo sono il nostro rifugio, la certezza consapevole dell’essere al sicuro, al riparo dal mondo, dalle nostre paure, dai nostri scheletri: un gatto diventa un amico e un calendario è il segno del tempo che iniziamo e che portiamo a termine, ma che poi riprendiamo insieme ai nostri migliori compagni di viaggio.

Devo lasciarmi alle spalle ricordi di luoghi condivisi, scale scese e salite mille volte, ricordi di cene semplici, ma piene di calore: il calore che veniva da un semplice bicchiere di birra o dall’idea di improvvisare un aperitivo a base di brie e prosecco.

Ho paura di soffrire troppo e, allora, le lacrime restano nel loro cantuccio e non recano dolore, non troppo.

 
Luoghi passati


Non esiste
Dolore

Non esiste
Parola

Tutto
Mi è indifferente.

Senza più rivederti
La tua porta
è chiusa
per sempre.

E niente resta
nel cuore
e nella mente
di te.

Un indifferente
Oblio
un freddo
Addio
un ultimo parcheggio
sotto casa.

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