martedì 15 agosto 2017

Poesia: Apparizioni vaghe

Cammino nella sera
ormai Notte
mi perdo
nel Nulla
mi confondo.
All'improvviso
dal Nulla
affiora
una figura.
Lontana
imprecisa.
E tremo.
Parlo al telefono
e vado avanti
per un attimo
mi rassicuro
parlo spensierata.
Ecco la figura
seduta.
La guardo
e ti guardo,
Mi sembra
e non mi sembra
mi sembri
e non mi sembri.
E ti guardo
mi guardi
se sei tu
non ti riconosco
troppo veloce
il passaggio
troppo distratta
dal telefono
troppo buio
ormai
per riconoscerti
troppo tempo
ormai
per aprire
il cuore.

Eppure
mi addoloro
E ti vedo
solo
sofferente.
Ti vedo
e piango
nel cuore
piango
per te



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