Riporto in questo spazio il mio contributo dal titolo Il bollore dell'estate, apparso su Il liofante, periodico della Pro Loco di Colli del Tronto, nel giugno 2015. La versione qui presentata è leggermente modificata rispetto all'originale.
Il termine “estate” deriva dal
termine latino “aestas”, connesso con il
sostantivo “aestus” che vuol dire “bollore, calore” e con il verbo
“aestuo” che esprime il “riscaldarsi per l’agitazione”. L’estate è la stagione
del caldo. Il calore è spesso sinonimo di passione e si sa che l’estate, con il
calore, con la maggiore esibizione della carne e con la generale atmosfera
gioiosa ad essa associata, è un momento di evasione e di libertà. L’estate può essere anche essere vissuta seguendo
altre strade: può costituire un momento di stacco, di riposo, di distensione,
di contatto assoluto con i suoni e i profumi della natura al culmine della sua
generazione: “Dall’altra riva/tra suon di falci, di odor di fieni/...un’onda
arriva” (Hermann Hesse, versi tratti dalla poesia “Giorno ventoso di giugno”,
tr. it. di E. Pocar). Coricato sull’erba, il poeta tedesco Hermann Hesse (1877-
1962) riflette inoltre sul valore assoluto dei tratti propri dell’estate, per
quanto illusori e transeunti. Pertanto
scrive: “Forse ogni cosa è male, ombra, tormento/ ma non già questa dolce ora
di sole/non questo olezzo del rosso trifoglio/non la felicità tenera e fonda/
che nell’anima chiudo” (versi tratti dall’omonima “Coricato sull’erba”, tr.it.
di D. Valeri). Con una leggerezza infinita nel cuore auguro a tutti “buona Estate”.
Lascio una mia poesia a tema
Estate
Attendiamo
da sempre
l’ Estate
il raggio di sole
che ci culla
caldo
nel suo respiro
il seno materno
che ci disseta
con la sua acqua
fresca e zampillante.
Attendiamo
palpitanti
la Vita.
Amiamo
Bramiamo
cogliere
ogni frutto fragrante,
assaporare
il vento delicato
che ci sfiora
la morbida pelle.
Ad
maiora
Filomena Gagliardi
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