Difficile
trovare
nel Nulla
un senso.
Viviamo
nella vanità
nell'effimero,
niente
ci offre
Sicurezza.
Camminiamo
stanchi
senza meta
spaventati
disillusi.
Così
la vita
ci scorre via.
Così
ci dirigiamo
ogni giorno
verso la morte.
giovedì 31 agosto 2017
Aforisma sulla Bellezza
"Ogni visione del Bello appaga, in parte, l'infinito desiderio di conoscenza dell'uomo"
Acciaroli, Cilento (SA), Luglio 2017
Acciaroli, Cilento (SA), Luglio 2017
mercoledì 30 agosto 2017
Artcolo di Antonio Padellaro sul Fattto quotidiano di oggi
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/i-libri-salveranno-forse-la-calabria/
Peosia: Crollano le certezze
Si infrangono
le regole
le loro illusioni
parvenze
sembianze.
Durano poco
le dolci abitudini
e rivelano
il Niente
di Te
della mia Speranza.
Non approdano
le certezze
nel Porto amichevole
annegano
nel mare immenso
si perdono
sotto la Superficie.
Affondo anche io
ogni giorno...
le regole
le loro illusioni
parvenze
sembianze.
Durano poco
le dolci abitudini
e rivelano
il Niente
di Te
della mia Speranza.
Non approdano
le certezze
nel Porto amichevole
annegano
nel mare immenso
si perdono
sotto la Superficie.
Affondo anche io
ogni giorno...
Aforisma: Tramonti estivi
Nei tramonti estivi il sole si attarda oltre i monti per prolungare il nostro sorriso sulle gote già rassegnate all'Autunno
martedì 29 agosto 2017
giovedì 24 agosto 2017
Una mia poesia sul sisma
La timida Vita (Scritta ad un anno dal sisma del 24.08.16 passando tra le terre della catastrofe)
Andando
il cielo
conserva
intatto
il suo azzurro.
Nella domenica
estiva
l'occhio
si perde
tra le pietre
tra le case
tra le macerie.
Non c'è più
l'antica rocca
Orizzonte
delle mie estati bambine
meta dei sogni
Non c'è più.
Non c'è più nulla
spesso
in queste strade...
solo erbe
solo viottoli
solo un lembo di cielo
pronto a Sperare
a Vivere
a Nascere.
Dal cuore dell'Italia
prova
la Vita
timida
a tornare,
prova
tremante
a vincere
la Morte.
Andando
il cielo
conserva
intatto
il suo azzurro.
Nella domenica
estiva
l'occhio
si perde
tra le pietre
tra le case
tra le macerie.
Non c'è più
l'antica rocca
Orizzonte
delle mie estati bambine
meta dei sogni
Non c'è più.
Non c'è più nulla
spesso
in queste strade...
solo erbe
solo viottoli
solo un lembo di cielo
pronto a Sperare
a Vivere
a Nascere.
Dal cuore dell'Italia
prova
la Vita
timida
a tornare,
prova
tremante
a vincere
la Morte.
sabato 19 agosto 2017
Poesia: Frammenti oscuri
Frammenti
emergono
di tanto in tanto
dal Buio Oblio...
Ogni tanto feriscono
pungolano
ammoniscono
rivelano
chi sono
chi ero...
Mi rispecchio
nei frammenti
mi vedo
opaca
irriverente
Brutta.
Odio
il mio Essere
il mio Essere stata.
Sono soltanto
quei frammenti
giustapposti
accatastati
accantonati.
Ancora oggi
io sono
quella Natura oscura
pesante
opaca.
Non conosco
alcuna Luce.
emergono
di tanto in tanto
dal Buio Oblio...
Ogni tanto feriscono
pungolano
ammoniscono
rivelano
chi sono
chi ero...
Mi rispecchio
nei frammenti
mi vedo
opaca
irriverente
Brutta.
Odio
il mio Essere
il mio Essere stata.
Sono soltanto
quei frammenti
giustapposti
accatastati
accantonati.
Ancora oggi
io sono
quella Natura oscura
pesante
opaca.
Non conosco
alcuna Luce.
Barcellona
Tratto da un articolo più ampio dedicato proprio alla vitalità di Barcellona e pubblicato su Elle di agosto, cioè prima dell'attentato...
giovedì 17 agosto 2017
Poesia: Istanti
Questo tempo
passerà...
nell'Indifferenza
per ogni attimo.
Tra un minuto
un altro minuto
senza memoria
del frammento.
Tutto sarà mutato
Tutto sarà nullo
Niente permarrà
nelle pieghe
del Tempo...
Non c'è Ricordo
dell'Istante.
passerà...
nell'Indifferenza
per ogni attimo.
Tra un minuto
un altro minuto
senza memoria
del frammento.
Tutto sarà mutato
Tutto sarà nullo
Niente permarrà
nelle pieghe
del Tempo...
Non c'è Ricordo
dell'Istante.
martedì 15 agosto 2017
Poesia: Apparizioni vaghe
Cammino nella sera
ormai Notte
mi perdo
nel Nulla
mi confondo.
All'improvviso
dal Nulla
affiora
una figura.
Lontana
imprecisa.
E tremo.
Parlo al telefono
e vado avanti
per un attimo
mi rassicuro
parlo spensierata.
Ecco la figura
seduta.
La guardo
e ti guardo,
Mi sembra
e non mi sembra
mi sembri
e non mi sembri.
E ti guardo
mi guardi
se sei tu
non ti riconosco
troppo veloce
il passaggio
troppo distratta
dal telefono
troppo buio
ormai
per riconoscerti
troppo tempo
ormai
per aprire
il cuore.
Eppure
mi addoloro
E ti vedo
solo
sofferente.
Ti vedo
e piango
nel cuore
piango
per te
ormai Notte
mi perdo
nel Nulla
mi confondo.
All'improvviso
dal Nulla
affiora
una figura.
Lontana
imprecisa.
E tremo.
Parlo al telefono
e vado avanti
per un attimo
mi rassicuro
parlo spensierata.
Ecco la figura
seduta.
La guardo
e ti guardo,
Mi sembra
e non mi sembra
mi sembri
e non mi sembri.
E ti guardo
mi guardi
se sei tu
non ti riconosco
troppo veloce
il passaggio
troppo distratta
dal telefono
troppo buio
ormai
per riconoscerti
troppo tempo
ormai
per aprire
il cuore.
Eppure
mi addoloro
E ti vedo
solo
sofferente.
Ti vedo
e piango
nel cuore
piango
per te
sabato 12 agosto 2017
Poesia: Vane illusioni
Cadùca
la Speranza
di trasformare
il caso in abitudine.
Tuttavia
provo sempre
insisto
cerco...
di intercettare
fortuitamente
giorno dopo giorno
una regola
una legge
un accenno di ritmo.
Per potermi illudere
forse
di un moto
di una parola.
Invece
ancora una volta
il gioco
diventa un dramma....
e resto ferita
disillusa
vuota
resto
anche oggi
a constatare
l'Indifferrenza.
la Speranza
di trasformare
il caso in abitudine.
Tuttavia
provo sempre
insisto
cerco...
di intercettare
fortuitamente
giorno dopo giorno
una regola
una legge
un accenno di ritmo.
Per potermi illudere
forse
di un moto
di una parola.
Invece
ancora una volta
il gioco
diventa un dramma....
e resto ferita
disillusa
vuota
resto
anche oggi
a constatare
l'Indifferrenza.
mercoledì 9 agosto 2017
Poesia: Solo un attimo
Solo un attimo
è durato
il tuo permanere
da remoto...
nell'istante
ti sei rivelato
nell'istante
sei scomparso
all'Orizzonte
del mio vaneggiare.
Solo un attimo
una breve illusione
mi ha reso
appagata.
è durato
il tuo permanere
da remoto...
nell'istante
ti sei rivelato
nell'istante
sei scomparso
all'Orizzonte
del mio vaneggiare.
Solo un attimo
una breve illusione
mi ha reso
appagata.
martedì 8 agosto 2017
Aspetterò
Aspetterò
una notte
le prime ore
del giorno
Aspetterò
la Speranza
e un tuo Cenno
da lontano
dal Nulla...
Mattina
sera
notte...
nulla cambierà
la mi a Sorte
la mia vana attesa
Richiuderò
mai svelati
i miei sogni
i miei desideri
il mio batticuore.
Mi arrenderò
serena
allo stato
immobile
delle Cose.
una notte
le prime ore
del giorno
Aspetterò
la Speranza
e un tuo Cenno
da lontano
dal Nulla...
Mattina
sera
notte...
nulla cambierà
la mi a Sorte
la mia vana attesa
Richiuderò
mai svelati
i miei sogni
i miei desideri
il mio batticuore.
Mi arrenderò
serena
allo stato
immobile
delle Cose.
Poesia: Schiavitù
Schiavitù
Cerco nell'etere
la tua presenza.
Vanamente
mi aggiro
nella virtualità.
Abbrevio le distanze
Amplifico l'attesa.
Sperimento
delusa
il Nulla
Dipendo
da un puro meccanismo
Cerco nell'etere
la tua presenza.
Vanamente
mi aggiro
nella virtualità.
Abbrevio le distanze
Amplifico l'attesa.
Sperimento
delusa
il Nulla
Dipendo
da un puro meccanismo
domenica 6 agosto 2017
La Nature estiva tra letteratura e suggestioni
Riporto in questo spazio il mio contributo dal titolo La natura estiva apparso su Il liofante, periodico della Pro Loco di Colli del Tronto, nell'agosto 2015. La versione qui presentata è leggermente modificata rispetto all'originale.
Le stelle e i paesaggi notturni
in generale, al centro dell’attenzione durante i primi dieci giorni di Agosto,
costituiscono un argomento ricorrente nella letteratura e nella poesia. Non
sono sempre però un elemento del tutto benevolo, né esaudiscono davvero i
desideri umani. Lo sapeva bene il nostro conterraneo Giacomo Leopardi che non
ritiene affatto che la Natura sia una creatura delicata al servizio dell’uomo.
La Natura è indifferente alle vicende umane, talora è addirittura matrigna. E così molti canti del grande poeta si aprono
con uno scenario notturno apparentemente bello, cui segue presto o tardi la
constatazione amara dell’indifferenza da parte di questo incanto che è la
Natura, alle sofferenze umane: “Placida notte, e verecondo raggio/della cadente
luna; … “e il prode ingegno/han la tenaria Diva/ e l’atra notte/, e la silente
riva” (versi tratti da “Ultimo canto di Saffo”); “Che fai tu, luna, in ciel?
dimmi, che fai/, silenziosa luna?; … “Dimmi, o luna: a che vale/al pastor la sua
vita, la vostra a voi? dimmi: ove tende questo vagar mio breve, /il tuo corso
immortale?” (versi tratti da “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”);
Quest’indifferenza diventa ancora più palese in una delle Operette morali, “Dialogo
della Natura e di un Islandese”. La
Natura dice al suo interlocutore: “ Immaginavi tu forse che il mondo fosse
fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle
operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a
tutt’altro che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi
offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me ne avveggo, se non
rarissime volte: come, ordinariamente, se
io vi diletto o vi benefico, io non lo
so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, e non fo quelle tali
azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di
estinguere tutta la vostra specie, io
non me ne avvedrei” .
Buona o cattiva che sia, la Natura notturna estiva
è sempre un incanto da contemplare.
Ad maiora
Filomena Gagliardi
Matura
Aestas
L’Anima
arretra
nell’ombra
della Notte.
È sfiorita
l’Estate
come ogni Promessa.
Appaiono
veloci
nel buio
le Stelle.
Dobbiamo
ancora vivere
forse
la parte migliore
della bella Stagione.
Dobbiamo
sognare,
accendere
la Fantasia.
Dobbiamo
consumare
Ardente
il Nostro Desiderio.
È tempo
Per noi
di amare.
Filomena Gagliardi
Mostra evento ad Offida, la città del serpente aureo
Fonte: Corriere Adriatico, sabato 5.08.2017
Offida è un delizioso borgo in provincia di Ascoli Piceno. Le sue origini sono antichissime, si pensa risalgano agli Etruschi o ai Romani.
Nel tempo la cittadina si è distinta per le sue personalità di spicco e per l'attenzione alla cultura.
Tradizione artigianale è quella del merletto realizzato al tombolo.
Recentemente è stata la location dell'ambientazione della fiction di canale 5 "Rimbocchiamoci le maniche", con la Ferilli. Nella fiction si chiamava "Offidella" .
Per un approfonfimento sulla cittadina rinvia al sito del comune: http://www.comune.offida.ap.it/
Offida è un delizioso borgo in provincia di Ascoli Piceno. Le sue origini sono antichissime, si pensa risalgano agli Etruschi o ai Romani.
Nel tempo la cittadina si è distinta per le sue personalità di spicco e per l'attenzione alla cultura.
Tradizione artigianale è quella del merletto realizzato al tombolo.
Recentemente è stata la location dell'ambientazione della fiction di canale 5 "Rimbocchiamoci le maniche", con la Ferilli. Nella fiction si chiamava "Offidella" .
Per un approfonfimento sulla cittadina rinvia al sito del comune: http://www.comune.offida.ap.it/
sabato 5 agosto 2017
Riflessioni sull'estate
Riporto in questo spazio il mio contributo dal titolo Il bollore dell'estate, apparso su Il liofante, periodico della Pro Loco di Colli del Tronto, nel giugno 2015. La versione qui presentata è leggermente modificata rispetto all'originale.
Il termine “estate” deriva dal
termine latino “aestas”, connesso con il
sostantivo “aestus” che vuol dire “bollore, calore” e con il verbo
“aestuo” che esprime il “riscaldarsi per l’agitazione”. L’estate è la stagione
del caldo. Il calore è spesso sinonimo di passione e si sa che l’estate, con il
calore, con la maggiore esibizione della carne e con la generale atmosfera
gioiosa ad essa associata, è un momento di evasione e di libertà. L’estate può essere anche essere vissuta seguendo
altre strade: può costituire un momento di stacco, di riposo, di distensione,
di contatto assoluto con i suoni e i profumi della natura al culmine della sua
generazione: “Dall’altra riva/tra suon di falci, di odor di fieni/...un’onda
arriva” (Hermann Hesse, versi tratti dalla poesia “Giorno ventoso di giugno”,
tr. it. di E. Pocar). Coricato sull’erba, il poeta tedesco Hermann Hesse (1877-
1962) riflette inoltre sul valore assoluto dei tratti propri dell’estate, per
quanto illusori e transeunti. Pertanto
scrive: “Forse ogni cosa è male, ombra, tormento/ ma non già questa dolce ora
di sole/non questo olezzo del rosso trifoglio/non la felicità tenera e fonda/
che nell’anima chiudo” (versi tratti dall’omonima “Coricato sull’erba”, tr.it.
di D. Valeri). Con una leggerezza infinita nel cuore auguro a tutti “buona Estate”.
Lascio una mia poesia a tema
Estate
Attendiamo
da sempre
l’ Estate
il raggio di sole
che ci culla
caldo
nel suo respiro
il seno materno
che ci disseta
con la sua acqua
fresca e zampillante.
Attendiamo
palpitanti
la Vita.
Amiamo
Bramiamo
cogliere
ogni frutto fragrante,
assaporare
il vento delicato
che ci sfiora
la morbida pelle.
Ad
maiora
Filomena Gagliardi
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estate,
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