sabato 1 giugno 2024

Una mia poesia

 Giugno


Il profumo dei gelsomini

Si trasforma

Nell'essenza di giugno, 

L'estate giovane 

delle Speranze.

Quando matura,

ogni estate delude

e diventa il disincanto settembrino.

Spesso capita così :

lo sanno bene i miei giovani studenti

pronti a viversi

la perspicacia dei sensi...

Lo so bene io

prof. disillula e senza visione.

Ma ancora sei giugno,

Estate, 

eppure so già il tuo Destino

come profezia avverata e disvelata.

Il tempo corre verso il dolore 

e l'auspicio estivo

non cresce più 

si disincanta...

Solo una speranza mi resta

che ho trovato nei mesi invernali,

la letteratura

dove le illusioni non fanno paura 

ma più avvengono più c'è verità 

dove trovo presenza più che assenza

dove mi siedo 

a parlare di me

dove trovo Levin  con  le sue api

dove festeggio sempre 

come all'aperitivo del sabato tra colleghi

al bar Arlecchino 

accanto alle grida del mercato:

siamo donne , soprattutto, nel cenacolo

e come Beatrice con le amiche

'Gabbiamo' Dante e i suoi amici

Scherzando leggermente 

Come gli alunni amano ripetere questo episodio 

Nelle verifiche...

senza cattiveria

Perché l'estate è 

leggerezza in un sogno 

E vogliamo viverla senza Memoria 

Semel in anno

Nel suo presente

Come invitava Lorenzo il Magnifico 

Come ricordava Calvino...



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