Questo prosimetro lo avevo scritto a maggio, poco prima di risentire al telefono una persona. Una poesia in cui dubbi e illusioni si intrecciano.
Non l'avevo pubblicata per evitare di pentirmene successivamente..
Anche se le cose non sono andate nemmeno stavolta come avrei voluto, voglio pubblicarla lo stesso. Tanto cosa ci perdo. Solo che anche stavolta i miei sentimenti sono stati maltrattati dalla realtà, ma ormai cosa cambia...faccio prevalere il bene, anche se ricevo il contrario ma non importa ci sono abituata. E non è colpa di nessuno, solo mia forse
Posso solo dimostrare la mia superiorità e la mia purezza a chi non può corrispondermi, augurargli il meglio ma anche dirgli che non mi troverà in nessuna... non sono arrabbiata, ma forse delusa.
Con le ossa rotta, me ne vado. Potremo riparlare o meno, rivederci, anche mantenere il rapporto epistolare senza investimento, ma non sarà mai come prima e non mi piego ad essere l'ogni tanto di chi ho sempre messo al centro della mia vita, nonostante i miei errori per cui mi sento in colpa ogni giorno.
....
Mi piace molto insegnare la storia, soprattutto quella antica e ho scoperto quest'anno anche quella tardo-antica...i Bizantini e le loro influenze in Occidente.
La storia mi fornisce le risposte, mi dà conforto, mi rende al di sopra del Bene e del Male, come direbbe Battiato.
Invece nel quotidiano spesso ho persino paura di comunicare, perché il linguaggio è ambiguo, ma soprattutto perché sono cambiata io negli ultimi mesi, o meglio ho amplificato o le mie paranoie o il mio sesto senso...chissà...
Ho affidato questi pensieri ad una poesia...nonostante le paure espresse, vorrei provare a superarle, consapevole dei rischi, di alcune limitazioni, forse, della voragine emotiva che si è aperta in me negli ultimi tempi e che comunque era latente: si sarebbe mai manifestata o avrei continuato così a vita?
Tornerò come prima, o meglio di prima? O peggio? Ammetto che non lo so.
La Storia
La Storia
Mi insegna
A riavvolgere
Le epoche
In una sintesi
E a svolgererle
In un excursus.
La storia è intreccio e narrazione.
Nella storia non vedo le mie paure
Mi appassiona la storia antica
Soprattutto
E ho scoperto che i Bizantini ebbero un loro Sergio,
Patriarca e valoroso combattente...
nella Guerra Greco-Persiana.
Quante volte i miei alunni
Lo hanno pronunciato
Alle interrogazioni...
Questo nome etrusco.
Ma non poterselo dire
A causa delle mie paure
È la cosa più lacerante:
Ho scoperto in me
Fragilità ignote
Insondabili.
Che la parola potesse dividerci
Non per i suoi bizantinismi
Ma per la mia Filologia militante...
Ma non era così prima...
Vorrei superare il muro
Ma ho paura
E mi spiace.
Ma ho bisogno di parlarti
Di renderti Testimone
E la poesia mi sembra una forma ovattata
Ma non so se
Ci danneggia
O ci aiuta
Mi danneggia
O mi aiuta
Rispetto alla parola viva.
Sto lavorando su questo
In colloqui e sedute
Estenuanti e costosi
Dolorosi parti ogni volta.
Come se fossi io colpevole di tutto ciò.
Ma soluzione non trovo.
Mi sto sforzando
Ma fallisco sempre
Ma forse
Sicuramente
Sto pagando amaramente questo
In tutti i miei giorni
Vivo il mio supplizio.
Dei miei errori.
Proverò
In un giorno qualunque
Discreto e non invadente
Attraverso un filo telefonico
A pronunciare un normale Saluto
Senza problemi
Problemata
Ostacoli che sembrano scogli,
gli scogli del mare che ora mi è inviso.
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