Blogpoiesis

Poesie, pensieri e parole di Filomena Gagliardi

mercoledì 26 giugno 2024

Pensieri

Mi sveglio alle 4 circa e non riesco più a dormire, mi metto a leggere il mio libro Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, scrivo qualche poesia, inizio mille pensieri. E la paura del futuro mi uccide...

Sono al terzo capitolo del mio saggio dedicato a Leopardi, il recanatese.

Anche Anna Karenina soffre di non poter vedere più il figlio Serëža, ma sceglie Vrònskij nonostante i sensi di colpa. È più forte la felicità che crede di avere con lui che il dolore provato per la perdita del bambino.

Kitty si ammala quando Vrònskij sceglie Anna, eppure lui non torna indietro...

Io sto sbagliando tutto perché non posso legare gli altri a darmi ciò che non possono...devo guarire io e non delegare agli altri la mia felicità, ma al tempo stesso non riesco a non soffrire, nonostante voglia lasciare andare e restare fedele ai miei standard...eppure a volte faccio la "sottona" perché non sono gli altri ad aver paura di perdermi, ma io a temere di perdere gli altri.

Non posso invocare le attenzioni altrui solo per pena o senso di colpa.

Ecco.

Per quanto stia male, dovrei serenamente augurare agli altri la felicità. 

La letteratura russa è quella che in questi mesi ha dato un senso alla mia vita, forse anche illudendomi, ma  è stato farmaco.

Per questo domani sera andrò alla Mole ad Ancona a sentire Paolo Nori sui russi. 

Riprendo a leggere, sono un po'agitata, poi vorrei andare a camminare.

Il mio dolore è sacrificabile per la felicità altrui e voglio essere buona fino in fondo come L'idiota di Dostoevskij, essere superiore: si esce massacrati da questo, ma è l'unica cosa che può aiutarmi.

Perdonare, ringraziare, lasciare andare ciò che non mi risuona più.

Ne soffrirò e forse mi accontenterò anche e di mantenere una semplice conoscenza che non impegna nessuno e fa stare tranquilli tutti, pur di non sentirmi sola, o di mantenere un legame con questa personam ma ora non so prevedere il futuro..

Vorrei solo imparare a rispettare i miei standard, ma a volte non riesco...anche perché il bene che sento è reale: si dice  che voler bene significhi voler la felicità altrui e lasciare andare, ma voler bene significa anche volere qualcuno insieme a noi, nella nostra vita; ve bene non essere egoisti, ma nemmeno tropppo altruisti...è qualcosa ambiguo e non so decidermi.


Pubblicato da Philo alle 06:10 Nessun commento:
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lunedì 24 giugno 2024

 Quando

Quando hai versato tutte le lacrime

quando  hai dimostrato la tua sofferenza

quando hai perdonato

fatto finta

provato a non far pesare...

Quando hai ascoltato

donato affetto 

ma non conta 

e le cose non cambiano...

allora 

rinunciare non è viltà

bensì coraggio

rispetto per te stessa.

 

Già hai altri occhi che ti guardano

che ti dicono che sei bella

e non una bella persona

altri che vogliono vederti

e andare con te a fare un viaggio

devi solo augurare il meglio a chi non ti vuole

e andare da chi ti vuole.

 

Lascia andare con saggezza

non far sentire in colpa chi non ha strumenti 

chi è indeciso con te

ma  non con l'altra

non per invidia

o per gelosia, 

ma per autostima.

 

Vivi e lascia vivere

e non sperare in un ritorno sincero.

 

Stai con chi ti ha già scelta

senza esitazioni 

e senza ostacoli

 

non con chi non cambia 

ma resta con te

Pubblicato da Philo alle 07:44 Nessun commento:
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sabato 22 giugno 2024

La Storia e la Parola

Questo prosimetro lo avevo scritto a maggio, poco prima di risentire al telefono una persona. Una poesia in cui dubbi e illusioni si intrecciano.

Non l'avevo pubblicata per evitare di pentirmene successivamente..

Anche se le cose non sono andate nemmeno stavolta come avrei voluto, voglio pubblicarla lo stesso. Tanto cosa ci perdo. Solo che anche stavolta i miei sentimenti sono stati maltrattati dalla realtà, ma ormai cosa cambia...faccio prevalere il bene, anche se ricevo il contrario ma non importa ci sono abituata. E non è colpa di nessuno, solo mia forse 


Posso solo dimostrare la mia superiorità e la mia purezza a chi non può corrispondermi, augurargli il meglio ma anche dirgli che non  mi troverà in nessuna... non sono arrabbiata, ma forse delusa.

Con le ossa rotta, me ne vado. Potremo riparlare o meno, rivederci, anche mantenere il rapporto epistolare senza investimento, ma non sarà mai come prima e non mi piego ad essere l'ogni tanto di chi ho sempre messo al centro della mia vita, nonostante i miei errori per cui mi sento in colpa ogni giorno.

....

Mi piace molto insegnare la storia, soprattutto quella antica e ho scoperto quest'anno anche quella tardo-antica...i Bizantini e le loro influenze in Occidente.

La storia mi fornisce le risposte, mi dà conforto, mi rende al di sopra del Bene e del Male, come direbbe Battiato.

Invece nel quotidiano spesso ho persino paura di comunicare, perché il linguaggio è ambiguo, ma soprattutto perché sono cambiata io negli ultimi mesi, o meglio ho amplificato o le mie paranoie o il mio sesto senso...chissà...

Ho affidato questi pensieri ad una poesia...nonostante le paure espresse, vorrei provare a superarle, consapevole dei  rischi, di alcune limitazioni, forse,   della voragine emotiva che si è aperta in me negli ultimi tempi e che comunque era latente: si sarebbe mai manifestata o avrei continuato così a vita?

Tornerò come prima, o meglio di prima? O peggio? Ammetto che non lo so.

La Storia

La Storia 

Mi insegna 

A riavvolgere

Le epoche

In una sintesi 

E a svolgererle 

In un excursus.

La storia è intreccio e narrazione.

Nella storia non vedo le mie paure 

Mi appassiona la storia antica

Soprattutto 

E ho scoperto che i  Bizantini ebbero un loro Sergio, 

Patriarca e valoroso combattente...

nella Guerra Greco-Persiana.

Quante volte i miei alunni

Lo hanno pronunciato 

Alle interrogazioni...

Questo nome etrusco.

Ma non poterselo dire

A causa delle mie paure

È la cosa più lacerante:

Ho scoperto in me

Fragilità ignote 

Insondabili.

Che la parola potesse dividerci

Non per i suoi bizantinismi 

Ma per la mia Filologia militante...

Ma non era così prima...

Vorrei superare il muro

Ma ho paura 

E mi spiace.

Ma ho bisogno di parlarti

Di renderti Testimone

E la poesia mi sembra una forma ovattata

Ma non so se 

Ci danneggia

O ci aiuta 

Mi danneggia

O mi aiuta

Rispetto alla parola viva.

Sto lavorando su  questo

In colloqui e sedute 

Estenuanti e costosi

Dolorosi parti ogni volta.

Come se fossi io colpevole di tutto ciò.

Ma soluzione non trovo.

Mi sto sforzando

Ma fallisco sempre

Ma forse 

Sicuramente

Ho sbagliato tanto

Sto pagando amaramente questo 

In tutti i miei giorni 

Vivo il mio supplizio.

Dei miei errori.

Proverò

In un giorno qualunque

Discreto e non invadente

Attraverso un filo telefonico 

A pronunciare un normale Saluto

Senza problemi

Problemata

Ostacoli che sembrano scogli,

gli scogli del mare che ora mi è inviso.



















 

 




Pubblicato da Philo alle 17:33 Nessun commento:
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Non sono nemmeno ricordi
Ma sono la vita
Frammenti di me
Ancora presenti
Non esiste oblio
Quando esiste il Bene
Tutto si dischiude
In una corolla di lacrime
In un profumo che sa di antico.
Tutte le nostre epoche abbracciamo
In questa nostra epochè da ogni giudizio
 
 
Una mia poesia apparsa sulla pagina Facebook Rinascimento Poetico qualche settimana fa nel tempo ancora delle miei illusioni
...che ho definitivamente perso con grande dolore 
Pubblicato da Philo alle 16:22 Nessun commento:
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 Andare avanti

Questo imparerò

da te 

come se tu fossi il mio specchio

a fare
a cercare altro altre persone

pur di non soffire io

pur di far soffrire gli altri

con egoismo

cercherò la mia felicità

e non la tua

come tu hai cercato la tua e  non la mia

Mi dicevi: 

Voglio che tu sia felice

ma per tirarti indietro

stavi già provando ad andartene

Se vuoi che io sia felice senza di te

benissimo 

lo farò

Imparo da te

e non rimpiangermi

perchè se mi lasci andare

non torno più.

Mi sto disperando

ma non servirà a niente il mio dolore 

Me ne vado 

stai sereno

ma io senza di te non sarò mai felice

e se volevi questo per pulirti la coscienza 

prima di abbandonarmi 

allora non hai capito chi sono

e non mi conosci

non conosci le mie lacrime di ora

mentre dovrei cambiare il  letto.

Mi manchi 

Pubblicato da Philo alle 08:02 Nessun commento:
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venerdì 21 giugno 2024

Quanta nostalgia in una canzone che sa dire tante verità che non vogliamo accettare...

Le cose che hai amato di più
 
Brano di Biagio Antonacci
 

Testo
 
Quando non hai voglia di parlare, certe volte capita..
Non ti va di fare le domande, perché conosci le risposte.
Capita a te, come capita a me di piangere poi, per niente.
Non hai mai cambiato quei bottoni, sulla tua camicia blu.
Quello che nessuno ha mai capito e' stato il tuo vestire cosi'
capita a te e capita a me
di ritornare a vivere
e di capire che quello che e' stato
e certe volte e' meglio
no non rimpiangere mai
non illuderti mai
certe cose non tornano piu'
e non pensarci di piu'
non pensarci anche se
anche se sono le cose che hai amato di piu'
e che restano li'
camminare a pieni nudi
a bordi delle strade
e quell'amare amare forte forte
fino a non mangiare piu'
e non dimentichi mai
non dimentichi mai
capita a te come capita a me
che poi d'improvviso passa
e di capire che a volte il destino
ha piu' fantasia di noi
e............
no non rimpiangere mai
non illuderti mai
certe cose non tornano piu'
e non pensarci di piu'
tu non pensarci anche se
sono le cose che hai amato di piu'
e che restano li'
stare insieme almeno la vigilia di Natale
e quel nuotare al mare
con tua madre che strillava "Vieni qui"
e non farlo mai piu'
no...non farlo mai piu'
e.....
sono le cose che hai amato di piu'
certe cose non tornano tornano tornano piu'




 
 

Pubblicato da Philo alle 16:24 Nessun commento:
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giovedì 20 giugno 2024

Sono le cose che hai amato di più e che non tornano più... come direbbe Biagio Antonacci.

 Dall'Antologia di poesia contemporanea Un cielo di poesia 2023 un mio testo un po' nostalgico


Pomeriggi autunnali


Mi chiudevo
la luce e il calore
i libri e skype:
guanti e maschere alle mani
i compiti da correggere
E tu apparivi
dall’altra parte…
Nessuna parola
risposte sonore non articolate
ad esprimere un assenso un dissenso
approvazione e critica
E poi la fiumana di parole
lunghe inarrestabili
e io mi perdevo
E poi ti salutavo
restando nella mia stanza
con te.

 

 

Questo e tanto altro mi è stato portato via scientemente da persone che si sono mezze in mezzo e mi sento devastata da tutto, e nessuno sa abbastanza volermi bene da volerle recuperare insieme a me...perchè non c'è la voglia, il desiderio di restare, di darmi quello che mi merito. Sto piangendo da stanotte eppure niente cambia. Questo mi merito. Grazie di tutto. Io  mi merito questo.


https://www.youtube.com/watch?v=YPXCYhW3DYg

Pubblicato da Philo alle 18:23 Nessun commento:
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Una mia poesia apparsa sulla bellissima pagina Facebook Rinascimento Poetico in occasione della rubrica Il Venerdì poetico


 

Pubblicato da Philo alle 17:25 Nessun commento:
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Una poesia per esprime come mi sento

 A volte ci sentiamo spezzati e fa tanto male...


Come mi sento

Cala la sera

in questo maggio di gelsomini

e di assenze.

Mi sento amputata

come senza arti

forse è strano

e forse non dovrei.

Ma non sarei io

e non posso snaturarmi.

Oltre a sentire il dolore 

come fossero spilli

mi sento senza ali,

come una monade senza finestre.

Ma forse 

succede solo a me

e allora 

fa ancora più male. 

 

 

 

Pubblicato da Philo alle 08:06 Nessun commento:
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sabato 1 giugno 2024

Amaro sfogo di chi non vale niente

 Valere nessuna dignità 


Quattro ore di scuola 

Con gli alunni che mi scherniranno

Che mi intimeranno di non mettere note

Mi braccheranno

Non mi ascolteranno

Mi contesteranno i voti

Io valgo questo

Cioè nessuna dignità 

Pubblicato da Philo alle 08:15 Nessun commento:
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Una mia poesia

 Giugno


Il profumo dei gelsomini

Si trasforma

Nell'essenza di giugno, 

L'estate giovane 

delle Speranze.

Quando matura,

ogni estate delude

e diventa il disincanto settembrino.

Spesso capita così :

lo sanno bene i miei giovani studenti

pronti a viversi

la perspicacia dei sensi...

Lo so bene io

prof. disillula e senza visione.

Ma ancora sei giugno,

Estate, 

eppure so già il tuo Destino

come profezia avverata e disvelata.

Il tempo corre verso il dolore 

e l'auspicio estivo

non cresce più 

si disincanta...

Solo una speranza mi resta

che ho trovato nei mesi invernali,

la letteratura

dove le illusioni non fanno paura 

ma più avvengono più c'è verità 

dove trovo presenza più che assenza

dove mi siedo 

a parlare di me

dove trovo Levin  con  le sue api

dove festeggio sempre 

come all'aperitivo del sabato tra colleghi

al bar Arlecchino 

accanto alle grida del mercato:

siamo donne , soprattutto, nel cenacolo

e come Beatrice con le amiche

'Gabbiamo' Dante e i suoi amici

Scherzando leggermente 

Come gli alunni amano ripetere questo episodio 

Nelle verifiche...

senza cattiveria

Perché l'estate è 

leggerezza in un sogno 

E vogliamo viverla senza Memoria 

Semel in anno

Nel suo presente

Come invitava Lorenzo il Magnifico 

Come ricordava Calvino...



Pubblicato da Philo alle 05:27 Nessun commento:
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Una poesia di Antonia Pozzi

 Crepuscolo


L'ovatta grigia delle nubi

assorbe all'orizzonte 

il sudore perlaceo del mare


Sorrento, 2 aprile 1929

Pubblicato da Philo alle 00:44 Nessun commento:
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Colli Del Tronto, Ascoli Piceno
Mi chiamo Filomena Gagliardi e sono laureata in lettere classiche nonché dottoressa di ricerca in Filologia classica. Vivo in provincia di Ascoli Piceno e sono professoressa di lettere nei licei. Mi piace leggere, raccontare i libri e occuparmi di cultura in genere, ma anche molto scrivere. Collaboro con la Pro loco di Colli Del Tronto, il paese in cui vivo, nella presentazione di libri in un progetto dal nome Autori a Colli; inoltre collaboro con il Collettivo I Librofili parlando di libri in pillole e brevi podcast; da un annetto scrivo recensioni sul blog Il cappuccino delle cinque e dal 2018 sul portale Oubliette Magazine. Per l’Associazione culturale Euterpe ho curato la pubblicazione dell’antologia Stile Euterpe vol. 6, La parola nuda, Scritti su Antonia Pozzi, edita nel 2024. Il titolo del mio blog vuole accostare i diversi modi in cui mi piace esprimermi, sia mediante una scrittura poetica e creativa, sia mediante una scrittura divulgativa e riflessiva. Talora le varie forme di scrittura si attraversano. La mia ultima raccolta di versi è De viris illustribus edita nel 2020 per Nulla Die. Sono attiva nella pagina Facebook Rinascimento Poetico, Poesie per salvare il mondo.
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