venerdì 14 giugno 2019

Una mia poesia sulla Nostalgia

Nostalgia deriva dal greco nostos  (ritorno) e algos (dolore): è il dolore del ritorno, ovvero il sentimento che prova chi vuole tornare a casa ed è addolorato per il ritorno mancato (Ulisse non riesce a tornare ad Itaca), ma è ache il dolore provato nel ritorno, ovvero causato dal ritorno perché tornare ci fa soffrire in quanto apre una ferita, dovuta alla perdita delle condizioni iniziali, prima della nostra partenza (Ulisse trova i Proci ad Itaca); è questa la potenza e l'ambiguità di ogni Genitivo che può essere sia oggettivo (dolore per il ritorno) che soggettivo (il ritorno causa sofferenza)...ecco la bellezza del duale che esiste solo nella lingua greca!


 Nostalgia

Ha il sapore del Mare
come brezza infinita
nella calura estiva.

Evoca Memorie
Occhi azzurri amati
sfiorati
cercati.

Desta
il Desiderio
di un bacio rubato
in un antico istante.

Mi attraversa
infinita
in un attimo.

E la Memoria
è tutta qui
a salvare
a farmi tremare
incredula
per il Tempo
e per l'Oblio.

Fuggono gli Anni
e tu
nel Ricordo
sei vivo
Azzurro Infinito di Bellezza.

La fermo
allora 
la Nostalgia
perché è infinita
e non muore
nel Tempo...

Si nasconde
come Ninfe
e rinasce
evocata
per inciampo
nelle grotte della Memoria.

Mi assicuro
altri anni
altro Tempo
di sicurezza silente...

Sedata
è più  dolce
la Nostalgia
e il peso degli anni
la allontanano...

Eppure 
esiste
e a volte
solo a volte
ferisce ancora
la Nostalgia  infinita.


 

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