lunedì 29 ottobre 2018

Una mia nuova poesia sulla carta

 Carta (bis)

Ma ...
questo profumo
non solo inebria

non solo distende
rilassa
concilia.

Il profumo di carta
ricorda
ammonisce
biasima.

Testimonia
sensazioni
inadeguatezze
ansie.

Rivela
ciò che non sono
ciò che non sarò mai.


Sfogliando 
toccando 
accarezzando
queste pagine
ruvide
fine
grezze
plastificate
avverto tutte
le sensazioni
avverto tutti i colori
mi arrendo 
alla Verità.

Non posso
non riesco
a tornare sui miei passi...

La carta
ricorda
tutto l'inganno
le illusioni
l'orizzonte dell'opacità
che mi possiede

come vetro appannato dalla pioggia
nell'oscurità di un cielo di novembre.

E il mistero 
che eri
sacro
infinito
degno di ammirazione
è solo
oggi
rivelazione tragica
prosaica
borghese e banale
dell'assurdità del Normale
della lontananza di vite
universi
aspettative.

E il mondo mi pare 
brutto 
spoglio
impossibile.





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